La Fedelissima. Storia della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri.

Presentazione del libro con Concerto

La Fedelissima. Storia della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri

di Massimo Martinelli

Roma, 11 giugno 2013

RECENSIONE
di Serafina Gerace


Presso la Sala Conferenze della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma l’11 giugno 2013 è stato presentato il libro La Fedelissima. Storia della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, evento pomeridiano organizzato in collaborazione con l’Ibimus, Istituto di Bibliografia Musicale. In una duplice ma unitaria atmosfera, quella conoscitiva e quella esecutiva, sono risaltate le particolarità e le sonorità di una Banda militare che ha variamente suggellato momenti di storia patria.

In apertura, il Dott. Osvaldo Avallone, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale, ha sottolineato il ruolo istituzionale e la funzione culturale della prestigiosa Biblioteca “che conserva il patrimonio storico e la memoria storica della nostra Nazione e che costituisce l’eredità del nostro patrimonio storico”. Ha svolto il ruolo di chairman il Prof. Giancarlo Rostirolla, autore della Presentazione del libro, noto musicologo e Presidente dell’Ibimus, Istituto di grande rilevanza nell’ambito degli studi storico-musicali per le diverse attività ed iniziative finalizzate alla salvaguardia, allo sviluppo, alla valorizzazione e alla diffusione del patrimonio musicale, con sede presso la stessa Biblioteca Nazionale Centrale. Una contestualizzazione complessivamente perfetta per il libro in questione, definito dal Direttore Avallone “opera di ricerca e di studio, di ricostruzione storica, con arricchimento di elementi che è difficile recuperare”.

L’edizione è stata curata e realizzata dall’Ibimus attraverso il paziente lavoro redazionale delle studiose Elena Zomparelli, Cristina Paciello e Federica Nardacci, intervenuta prima dei relatori. Attivo collaboratore si è rivelato peraltro Giuseppe Filippi.

Il Prof. Giancarlo Rostirolla ha evidenziato l’attività di “ricerca culturale” che ha consentito di realizzare un particolare “prodotto editoriale”, quello relativo ad un “complesso bandistico di straordinaria importanza che diffonde il nome del nostro Paese in tutto il mondo”. La pubblicazione è veramente di pregio, non solo a livello contenutistico ma anche grafico ed iconografico.

Nella stessa collana di studi specializzata, l’Ibimus ha pubblicato nel 2008 una interessante ricerca di Teresa Chirico direzionata alla scoperta e alla riscoperta delle formazioni bandistiche civili nell’area calabrese. Si riscontra dunque una forte attenzione dell’Istituto verso particolari organici strumentali quali le Bande, specificate, valorizzate e confrontate nelle due diverse tipologie, civili e militari. Come ha sottolineato il Prof. Giancarlo Rostirolla, costituiscono “un argomento vastissimo che si apre a tutti i campi della storia musicale”. A livello organologico, in particolare, consentono di seguire ed approfondire i “progressi tecnico-costruttivi degli strumenti musicali”.

Nel corso della Presentazione-Concerto il Prof. Johann Herczog, noto musicologo e professore universitario, ha esplicitato la strutturazione e l’articolazione del libro attraverso un procedere conoscitivo che ha contrappuntato i momenti topici di un dinamico ed iconico sviluppo orchestrale, espressione di eccellenza musicale in tutto il mondo. Ha definito la pubblicazione “molto complessa e molto utile”, declinandone particolari aspetti densi di “storia, storiografia, storicità”, evidenziando connotazioni sociologiche ed antropologiche nonché musicali e culturali, informando in merito alla costituzione e alla istituzionalizzazione della particolare Banda considerata non solo nella valenza esecutiva e compositiva ma anche in quella trascrittiva di brani noti e meno noti. Ha poi sottolineato in una dimensione generale la funzionalità, la ritualità, l’eticità delle varie Bande che hanno consentito e consentono la diffusione della cultura musicale (non solo italiane e distinte in varie scuole e tradizioni) e in una dimensione particolare “l’ambivalenza” dei componenti le Bande militari “tra musicista e servizio militare”. Ha poi ricordato la prima esibizione estera della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri a Parigi nel 1916.

In formazione-configurazione stabile oppure mobile, ”viaggiante”, “itinerante”, nel corso di esibizioni interne o esterne, le Bande civili e militari creano fascinazioni e suggestioni, rappresentano identità visive e sonore, determinano paesaggi visivi e sonori. In un grande impatto percettivo, suonatori e ascoltatori sono avvolti e coinvolti in un unicum emotivo. Suonatori, altrimenti definiti secondo diverse generalizzazioni o connotazioni, orchestrali, strumentisti, musicisti etc.

Direttore della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri è il Tenente Colonnello M° Massimo Martinelli, autore del bellissimo libro che ne definisce la storia. Un libro impegnativo nella ricerca e nella sistematizzazione storica e aneddotica, documentale e musicale. Organici strumentali, direttori e repertori, aspetti formativi ed organizzativi, esibizioni che richiedono sempre elevata concentrazione, coesione di gruppo, difficoltà esecutive in situazioni meteorologiche difficili, condivisione di disciplina e valori, comparazioni con altre Bande, tradizione e innovazione e tante altre indicazioni, riflessioni e questioni riempiono densamente ed intensamente le pagine di un libro realizzato sulla base strutturale della “Tesi di Laurea in Etnomusicologia”, come precisato dallo stesso M° Massimo Martinelli. Attraverso le diverse immagini e le foto accluse (in bianco e nero e a colori) rivivono idealmente le magiche atmosfere di un complesso bandistico che nel corso degli anni ha perfezionato le proprie espressioni ed interpretazioni cerimoniali e musicali, le proprie sonorità e musicalità sempre aperte al sociale.

Il libro comprende l’Inventario dell’Archivio storico musicale ma anche partiture attentamente spiegate ed analizzate, la Biografia dei componenti la Banda (che, si vorrebbe sottolineare, comprende nell’organico anche due donne) e la Biografia del personale della Banda in congedo, una curata Discografia e un CD che consente di ascoltare alcune partiture eseguite dalla Banda e apprezzare le particolari timbriche e ritmiche strumentali. È un libro specifico che tutti possono leggere con interesse. Nel suo intervento il M° Massimo Martinelli ha sottolineato la valenza della Banda come “mezzo musicale di comunicazione”, ha ricordato i suoi illustri predecessori e ha accennato ai festeggiamenti per i 200 anni dell’Arma dei Carabinieri nel 2014. Proprio a lui il Prof. Giancarlo Rostirolla ha chiesto quali siano le prospettive “storiche, storiografiche, musicologiche, organologiche” che si aprono attraverso la lettura di questo libro. La risposta del M° Massimo Martinelli si può ritrovare proprio nelle diverse pagine del libro con Prefazione del M° Ennio Morricone – non presente alla Presentazione-Concerto perché impegnato in una sessione di prove – che ha scritto: «L’amico Giuseppe Tornatore un giorno mi chiese se condividevo l’idea di inserire nel film (Baarìa) il tipico timbro della Banda, un suono che nostalgicamente rievocasse luoghi e situazioni della sua infanzia baariota, e quale fosse la Banda migliore a cui pensare per realizzare questo suo desiderio. Senza esitazioni ho risposto che nessun’altra avrebbe potuto svolgere meglio questo compito della Banda dei Carabinieri».

Da una Prefazione autorevole ad un’altra altrettanto autorevole. Molto indietro nel tempo, Alessandro Vessella ha scritto un “classico” riferito alle Bande con Prefazione di Pietro Mascagni, un “parallelismo” sottolineato nel corso della Presentazione-Concerto del volume di Massimo Martinelli.

L’attento pubblico è stato poi catturato dal Concerto finale, diretto inizialmente dal Vice Direttore Capitano M° Massimiliano Ciafrei e successivamente dallo stesso Direttore Tenente Colonnello M° Massimo Martinelli: un grandioso scenario visivo, un grandioso scenario sonoro di scioltezza e compattezza esecutiva ed interpretativa fra anonimi, classici, inediti, brani appositamente composti in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e per i 200 anni dell’Arma dei Carabinieri (quest’ultimo brano eseguito in anteprima). Inoltre meravigliosi arrangiamenti di famose musiche per film composte da Ennio Morricone. Dopo il Concerto è stato possibile ammirare sui leggii le bellissime custodie delle partiture e, nello spazio antistante la Sala, una vecchia bacchetta di Direttore – in argento – e un contenitore di Dischi della Regia Banda dei RR.CC. incisi dalla Voce del Padrone.

A conclusione dell’evento è stato offerto un piacevole rinfresco, momento di aggregazione e conversazione fra i numerosi presenti. Davvero un bel pomeriggio di cultura musicale.


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